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31 marzo 2021

Proprietà intellettuale e industriale

Proprietà Intellettuale e Sostenibilità verso una “Green IP”

All’interno di un modello di business incentrato sulla sostenibilità, la gestione degli asset di proprietà intellettuale giocano un ruolo importante.

L’uso strategico della proprietà intellettuale è storicamente allineato con l'innovazione dei modelli di business, i quali si modificano nel tempo e trovano nuove soluzioni per inseguire il successo commerciale delle aziende.

La sostenibilità è oggi un asset intangibile che si affianca alla proprietà intellettuale e, che, anche se percepita come un bene a sé stante, mostra il proprio carattere trasversale, perché viene in evidenza inevitabilmente rispetto a tutti i risultati delle attività di ricerca e sviluppo e all’innovazione che da queste deriva.

I vantaggi riguardo alla considerazione della sostenibilità di prodotti e processi innovativi non sono di poco conto per le imprese, a condizione che queste siano in grado di attuare strategie ben individuate di protezione e valorizzazione, per affrontare le sfide della sostenibilità globale nell’ambito di modelli di business rinnovati.

Lo sviluppo futuro è, infatti, sicuramente destinato a essere plasmato con un approccio in grado di guidare e trasformare le imprese affinché queste impostino ogni loro attività sul concetto della sostenibilità. L’esigenza di cambiare in questo senso è fondamentale in particolare per le PMI, perché potenzialmente si tratta di un processo in grado di effettuare una selezione, anche impietosa, delle realtà di successo sul mercato.

Sembra proprio che all’interno di un modello di business incentrato sulla sostenibilità, la gestione degli asset di proprietà intellettuale possa giocare un ruolo importante per affiancare all’impatto solo commerciale, quello sociale e ambientale. E, tuttavia, la conoscenza e la consapevolezza su come allineare al meglio la proprietà intellettuale con modelli di business sostenibile per guidare la transizione delle imprese verso la sostenibilità è oggi ancora limitata.

La sfida è dunque sviluppare, in maniera che siano effettivamente applicabili, sinergie fra modelli di business sostenibile e proprietà intellettuale. A questo fine sono necessarie valutazioni legate alla proprietà intellettuale con riguardo a ciascuno degli elementi che sottendono all’idea di sostenibilità.

Bisogna, cioè, utilizzare strategicamente i diversi asset di proprietà intellettuale per proporre, creare, fornire e acquisire valore sostenibile per la società, l'ambiente e l’ecosistema delle imprese, con ricadute sul modello di business e sulle politiche per l'innovazione delle aziende.

La proprietà intellettuale, con la gestione del patrimonio di brevetti e i marchi, assume, così, rilievo rispetto alla sua effettiva utilizzazione ai fini della creazione del valore aziendale con la scelta, ad esempio, tra licenze più o meno restrittive o una implementazione diretta.

La maggior parte degli studi sui rapporti tra proprietà intellettuale e sostenibilità descrivono come problematici i diritti di monopolio associati alla proprietà intellettuale. Si pensi, ad esempio, alla brevettazione di nuovi materiali ecosostenibili e del processo per ottenerli. L’essenza giuridica del brevetto è lo “ius excludendi” e, quindi, un abuso di questo tipo di brevetti potrebbe portare, estremizzando il caso, ad una “brevettazione della sostenibilità”.

I diritti di proprietà intellettuale, tuttavia, offrono anche approcci alternativi al puro monopolio. Un esempio è la condivisione tramite licenza e il cosiddetto pooling.

Occorre, dunque, da un lato riconoscere la rilevanza delle diverse risorse di proprietà intellettuale per la sostenibilità a diversi livelli e, dall’altro sviluppare forme di licensing (c.d. frand - fair, reasonable, and non-discriminatory) o di pooling volte ad evitare un monopolio abusivo o condotte anticoncorrenziali.

Un giusto equilibrio in questo senso evidenzia un approccio che non mina l'investimento in innovazione (assicurando l’attrattività di investimenti per ricerca e sviluppo) e garantisce, allo stesso tempo, la collaborazione dove possibile e necessaria.

Da parte dei consulenti è opportuno, cioè, fornire motivazioni e reperire incentivi di varia natura diretti alle imprese che intendano adottare modelli di business sostenibile con l’intento di preservare l’ambiente, promuovere benessere e salute delle persone e soddisfare le richieste dei loro clienti attraverso proposte di valore che coinvolgono quella che oggi viene definita “Green Intellectual Property”.

Articolo apparso sulla rivista online Tekneco, 30 Marzo 2021

Autore

Anna Maria Stein - Partner
Proprietà Intellettuale
Stein@franzosi.com